B.Lumbroso, R.Brancato, R.B.Rosen, M. Rispoli, G. Tremolada
I.N.C.editore, copyright 2006.
ISBN-10: 88-86193-63-7
La comparsa dell’OCT 10 anni fa ha completamente modificato lo studio delle malattie retiniche, facilitandone la diagnosi, consentendone il loro follow-up, con o senza trattamento, e la comprensione della loro fisiopatologia.
Da un anno e mezzo disponiamo in Italia (da 5 anni a New York) del-l’OCT/SLO della OH che ha consentito nuove applicazioni dell’OCT. In effetti possiamo oggi eseguire delle C-Scan dello spessore della retina, a 90° dell’OCTB-Scan classico. Questa nuova, tecnica ci permette una visio¬ne globale della, malattia retinica, lo studio delle patologie con una preci¬sione aumentata e l’esecuzione di mappe retiniche molto più accurate e dettagliate. Abbiamo dato alle scansioni C-Scan dello spessore della retina il nome di “Stratigrafie”. Lo strumento consente anche l’esecuzione degli OCT B-Scan classici.
LOCI ‘ha dunque fatto un vero salto di qualità.
Le immagini che otteniamo con questa nuova apparecchiatura sono insolite, molto diverse dall’OCTB-Scan classico, che permette delle interpretazioni immediate. Le stratigrafie C-Scan all’inizio rappresentano una sfida intellettuale ma, se si ha una conoscenza, dì base dell’anatomia e fisiologia oculare, diventano subito facili da decodificare e aprono nuove prospettive perla comprensione della patologìa retinica.
Pertanto abbiamo desiderato presentare un metodo di interpretazione ed esporre le attuali possibili applicazioni di questa tecnica, che ci dà la possibilità di studiare la retina in una terza dimensione e di avere una visione sintetica, più precisa e più completa, delle patologie retiniche.